Archeologia e culture del mediterraneo antico (ACMA)
Il dottorato in Archeologia e Culture del Mediterraneo Antico. Ricerca Storica, Conservazione, Fruizione del Patrimonio consiste in un corso avanzato di studio e ricerca fondato su un approccio multi e interdisciplinare, al termine del quale lo studente discute una tesi basata su un lavoro scientifico originale e indipendente. Fulcro d’interesse è il patrimonio archeologico indagato con gli strumenti della ricerca antichistica, dell’indagine storica, letteraria, tramite le metodologie proprie della conservazione, gestione e fruizione. Il corso dottorale ha la finalità di formare gli allievi alla lettura e interpretazione contestuale di oggetti, spazi, pratiche e fenomeni di tipo culturale, sociale, economico e religioso. Tale formazione è fornita attraverso studi di caso pertinenti alle civiltà del Mediterraneo antico e alla gestione del loro complesso patrimonio culturale. Di particolare attualità nel mondo contemporaneo sono i temi della mobilità di persone, idee, tecnologie e oggetti, dell’ibridazione delle culture e delle pratiche della loro connettività, argomenti percorsi e sottesi alle scelte di ricerca del Corso. Oggetti, spazi, pratiche e fenomeni sono considerati nel percorso di formazione nella loro materialità anche in relazione alla sopravvivenza nel mondo contemporaneo e ai necessari fenomeni di manipolazione, distruzione, oblio, riscoperte, presentazione, comunicazione. Il modello formativo del corso dottorale si fonda sull’equilibrio fra formazione di tipo teorico, ricerca e attività pratica, fino a comprendere la sperimentazione di tutte le funzioni svolte da una Soprintendenza e da un Museo Archeologico in ambienti e strutture in Italia o in contesti esteri particolarmente qualificati. Una particolare centralità è tributata all’Italia, sia come sede di formazione, sia come studi di caso, in ragione dell’alta complessità del suo patrimonio culturale che ha generato nel corso dei secoli specifici know-how nel campo della ricerca, della gestione e della conservazione. Tale centralità sarà proficuamente integrata per gli allievi attraverso esperienze all’estero, in particolare per quanto concerne gli aspetti del public engagement, della valorizzazione e della formazione professionale.
Le discipline su cui i membri del collegio possono offrire una formazione e una preparazione alla ricerca di livello pari ai migliori centri internazionali sono: Archeologia; Preistoria e Protostoria; Storia dell’arte classica; Lingua e Letteratura Greca; Lingua e Letteratura Latina; Storia Antica; Restauro e Storia dell’architettura. Il dottorato in Archeologia e Culture Del Mediterraneo Antico. Ricerca Storica, Conservazione, Fruizione del Patrimonio si rivolge a studenti in possesso di una laurea magistrale (o equivalente), che siano fortemente motivati, abbiano una solida preparazione personale, diversificate conoscenze linguistiche e siano desiderosi di confrontarsi con approcci multi e interdisciplinari.
Il dottorato si propone di formare studiosi in grado di contribuire all’avanzamento della ricerca e della docenza universitaria, nonché professionisti altamente qualificati in grado di operare nel settore della tutela, dell’amministrazione, valorizzazione e comunicazione del patrimonio archeologico. Il dottorato di ricerca in Archeologia e Culture del Mediterraneo Antico. Ricerca Storica, Conservazione, Fruizione del Patrimonio nasce come dottorato innovativo a caratterizzazione interdisciplinare e vocazione internazionale con l’obiettivo di attrarre gli studenti migliori e di coinvolgere costantemente nell’attività didattica i maggiori esperti internazionali sulle tematiche del dottorato oltre agli studiosi operanti in sedi universitarie straniere.
Sarà obbligatorio per ogni dottorando trascorrere un ampio periodo di studio all’estero (anche diviso in più finestre temporali) presso istituzioni universitarie e di ricerca, archivi e biblioteche. Le lingue del dottorato sono l’italiano e l’inglese, corsi e seminari potranno essere tenuti in entrambe le lingue.
Il dottorato è inserito in una rete di partnership internazionali attraverso le quali si svilupperà la mobilità di discenti e di docenti.
Durata del Corso: 4 anni
Borse di studio: i dottorandi usufruiscono di una borsa di studio e di fondi integrativi per le necessità di ricerca e per i soggiorni all’estero.
Ricerca: i dottorandi sono inseriti in una rete di contatti tra enti di ricerca, musei e parchi archeologici e partecipano con impegno personale a progetti incardinati presso la Scuola.
Attività di formazione: ai corsi ordinari si aggiunge la partecipazione attiva a seminari, laboratori e conferenze per la discussione di temi e metodi relativi alle ricerche in corso.
Cantieri di scavo e viaggi di studio: tra maggio e agosto si svolgono attività di ricerca sul campo e viaggi di formazione per approfondire temi e argomenti scaturiti dalle ricerche in corso.
Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli – Accademia Nazionale dei Lincei
Carmela Capaldi, Università degli Studi di Napoli Federico II
Paola Ceccarelli, University College London
Giovan Battista D’Alessio, Università degli Studi di Napoli Federico II
Salvatore Di Liello, Università degli Studi di Napoli Federico II
Maurizio Fedi, Università degli Studi di Napoli Federico II
Alessandro Garcea, Sorbonne Université
Christian Greco, Museo Egizio di Torino
Giovanna Daniela Merola, Università degli Studi di Napoli Federico II
Massimo Osanna, Università degli Studi di Napoli Federico II
Andrea Pane, Università degli Studi di Napoli Federico II
Renata Picone, Università degli Studi di Napoli Federico II
François Quantin, Université d’Aix-Marseille
Carlo Rescigno, Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli
Mariachiara Scappaticcio, Università degli Studi di Napoli Federico II
Jacopo Tabolli, Università per Stranieri di Siena
Gabriel Zuchtriegel, Parco Archeologico di Pompei
Francesco Giuliano (Ciclo XXXVI)
Tommaso Serafini (Ciclo XXXVI)
Salvatore Suarato (Ciclo XXXVI)
Vincenzo Tallura (Ciclo XXXVI)
Ilaria Trafficante (Ciclo XXXVI)
Antonia Viscusi (Ciclo XXXVI)
Mariamafalda Crisci (Ciclo XXXVII)
Rosanna De Candia (Ciclo XXXVII)
Germano Germanò (Ciclo XXXVII)
Mariangela Giudice (Ciclo XXXVII)
Roberto Domenico Melfi (Ciclo XXXVII)
Luca Salvaggio (Ciclo XXXVII)
Rossana Caputo (Ciclo XXXVIII)
Nicola Compagnone (Ciclo XXXVIII)
Giuseppe Costanzo (Ciclo XXXVIII)
Laura De Riso (Ciclo XXXVIII)
Ciro Donisio (Ciclo XXXVIII)
Lucrezia Mastropietro (Ciclo XXXVIII)
Francesca Paleari (Ciclo XXXVIII)
Bianca Ambrogio (Ciclo XXXIX)
Chiara Di Lello (Ciclo XXXIX)
Domenico Garzillo (Ciclo XXXIX)
Ginevra Ghelli (Ciclo XXXIX)
Luigi Montella (Ciclo XXXIX)
Alessio Russo Barone (Ciclo XXXIX)
Riccardo Maria Trapanese (Ciclo XXXIX)
Giulia Valentino (Ciclo XXXIX)
Giuliana Vinciguerra (Ciclo XXXIX)
Emanuele Coppola (XL Ciclo)
Andrea De Gemmis di Castelfoce (XL Ciclo)
Rosa Nicolò (XL Ciclo)
Vittorio Petrella (XL Ciclo)
Emanuele Pullano (XL Ciclo)
L’attività formativa si articola in quattro anni. L’attività didattica è concentrata nel primo anno, nei tre anni successivi gli studenti saranno impegnati nella ricerca sul campo e nello studio, attività integrate con periodici incontri seminariali e di verifica.
Il piano didattico prevede corsi obbligatori con verifica finale, attività seminariali durante le quali i dottorandi potranno discutere aspetti specifici del lavoro dottorale, lezioni tenute su invito da docenti esterni al collegio e attività di formazione linguistica, informatica, di gestione della ricerca e di valorizzazione dei suoi risultati.
Il piano didattico dottorale può completarsi anche con l’organizzazione di convegni, summer e winter schools.
I dottorandi hanno l’obbligo, durante il primo anno, di seguire tutte le attività anche extracurriculari organizzate dal corso.
Le tematiche di ricerca e di insegnamento sono le seguenti:
– mobilità di uomini e di oggetti nel Mediterraneo antico;
– ibridazione di culture e pratiche della loro connettività;
– esame filologico, linguistico e critico-letterario degli autori della letteratura greca e latina (VIII a.C. – VI d.C.) in costante rapporto con analisi di tipo storico-archeologico e storico-artistico;
– esame filologico, linguistico e critico-letterario dei testi in lingua latina e greca trasmessi su supporti provenienti da scavi archeologici (testi su papiro, ostraka, frammenti pergamenacei di provenienza archeologica, epigrafi, graffiti e dipinti murari);
– studio delle strutture sociali e delle forme di produzione artigianali e artistiche delle civiltà del Mediterraneo antico;
– mito e società nella Grecia e nell’Italia antica;
– ruolo dei santuari nella vita sociale, politica e culturale della città antica;
– officine, botteghe, artigiani: dalle materie prime alla circolazione dei beni;
– biografia degli oggetti e materialità del museo
– originali e copie: la serialità del processo produttivo nella scultura greca e romana;
– manutenzione e restauro in aree archeologiche;
– comunicare l’antico nell’epoca dei social media;
– gestione, valorizzazione e fruizione dei siti archeologici.
L’attività didattica del primo anno è ripartita su due trimestri: novembre-gennaio e marzo-maggio ed è organizzata come segue:
I anno:
– 6 corsi (circa 10 incontri di due ore ciascuno);
– 6 workshop (3 incontri consecutivi);
– partecipazione attiva a conferenze e seminari organizzati dal dottorato o da altre istituzioni universitarie e di ricerca;
– preparazione di un progetto di ricerca articolato per il passaggio al 2° anno di corso.
II anno:
– partecipazione attiva a conferenze e workshop organizzati dal dottorato o da altre istituzioni universitarie e di ricerca;
– giornate di presentazione dello stato di avanzamento della ricerca alla presenza dei tutor e del collegio;
– lavoro di ricerca alla tesi e preparazione di un capitolo.
III anno:
– seminari di presentazione della ricerca in corso alla presenza dei tutor e del collegio e partecipazione attiva a conferenze e workshop;
– lavoro di ricerca alla tesi e preparazione di un capitolo;
IV anno:
– completamento della tesi.
L’attività di ricerca viene svolta da ciascun dottorando sotto la supervisione di un direttore di tesi scelto tra i membri del Collegio. Al direttore di tesi designato dal collegio sarà possibile affiancare un secondo direttore di tesi scelto sia all’interno che all’esterno del collegio eventualmente anche attivando l’istituto della co-tutela su convenzione.
Il passaggio dal primo al secondo anno sarà deciso sulla base della presentazione di un articolato progetto di ricerca comprensivo di un piano di lavoro triennale discusso in un colloquio cui parteciperanno per ogni dottorando almeno tre membri del collegio, che potranno chiedere ai dottorandi, oltre alla discussione del progetto stesso e dei paper da loro preparati per i corsi seminariali seguiti, anche la lettura di una bibliografia rilevante per le loro ricerche future.
Il passaggio dal secondo al terzo anno avverrà sulla base della discussione e dell’approvazione di uno schema indicativo ma dettagliato della tesi che il dottorando si propone di stendere e di un capitolo.
Il passaggio dal terzo al quarto anno avverrà sulla base della presentazione e della discussione, e quindi della approvazione da parte del direttore della tesi, di un ulteriore capitolo di questa e di un indice dettagliato.
Le seguenti attività sono gestite di concerto con gli altri dottorati della Scuola Superiore Meridionale
- Corsi di lingua: Sono disponibili presso l’ateneo corsi di lingua italiana per stranieri, nonché di inglese, francese, tedesco, spagnolo.
- Conoscenze informatiche: La Scuola organizza brevi corsi per formare i dottorandi all’uso critico delle risorse digitali e seminari per familiarizzare gli studenti con strumenti come i reference managers e i fogli di calcolo.
- Gestione della ricerca, della conoscenza dei sistemi di ricerca e delle fonti di finanziamento: La Scuola organizza attività formative per l’approfondimento delle modalità di gestione di una ricerca, anche in relazione alle modalità di reperimento di finanziamenti. Organizza inoltre incontri sulla stesura di progetti di ricerca con vincitori di ERC, FIRB e Fellowship all’estero.
- Valorizzazione dei risultati della ricerca e della proprietà intellettuale: La Scuola organizza attività per l’approfondimento delle norme relative alla valorizzazione e diffusione della ricerca scientifica, alla tutela dei risultati della ricerca e degli autori, alla tutela della proprietà intellettuale e alle modalità della brevettazione in campo nazionale e internazionale.
Ogni mese, a partire da giugno 2021, docenti, ricercatori e dottorandi dell’area di Archeologia e Culture del Mediterraneo Antico della Scuola Superiore Meridionale organizzano uno spazio di riflessione su ricerche e progetti in corso.
Un momento comune di confronto e di discussione in cui ciascuno ha la possibilità di presentare idee e attività in corso d’opera, ricevendo feedback immediati, critiche, suggerimenti.
Un’occasione per cementare il gruppo di lavoro dell’area ACMA, e per creare una vera comunità scientifica, in cui ciascuno potrà essere perennemente aggiornato e sentirsi parte attiva di una vera officina di idee.
Gli incontri periodici:
è previsto un incontro al mese, in aula da definire, con possibilità di collegamento a distanza, della durata di 120 minuti. Ciascun relatore avrà a disposizione non più di 20 minuti per presentare la propria ricerca; i 40 minuti successivi saranno dedicati alla discussione scientifica.
PROGRAMMA A.A. 2022-2023 ACMA Lab
PROGRAMMA A.A. 2023-2024 ACMA Lab e incontri Coordinatore-Dottorandi
L’area ACMA accoglie periodicamente docenti e studiosi per momenti di riflessione e aggiornamento sui più importanti progetti in corso nel campo dell’Archeologia e delle Culture del Mediterraneo Antico.
Principali Atenei e centri di ricerca internazionali con i quali il collegio mantiene collaborazioni di ricerca:
– Deutsches Archäologisches Instituts, Zentrale Berlin, Germania
– École Pratique des Hautes Études, Parigi-Francia
– Eforia delle Cicladi, Grecia
– Institut de Recherche sur l’Architecture Antique, Francia
Sono in corso convenzioni e accordi con i seguenti enti del Ministero della Cultura:
– Parco Archeologico di Pompei
– Parco Archeologico di Ercolano
– Parco Archeologico di Paestum e Velia
– Parco Archeologico dei Campi Flegrei
– Museo e Parco Archeologico di Metaponto
– Parchi Archeologici di Crotone e Sibari
– Parco Archeologico del Colosseo
– Museo Egizio, Torino
– Museo Archeologico Nazionale di Napoli
– Museo Archeologico di Reggio Calabria
– Museo Salinas, Palermo
‘Quaderni di ACMA’ è il luogo editoriale digitale destinato ad accogliere, in forma di testo o altro prodotto di divulgazione scientifica, le discussioni innescate dalle attività didattiche e di ricerca dell’area Archeologia e Culture del Mediterraneo Antico della Scuola Superiore Meridionale . I Quaderni accolgono:
- le notizie dei risultati delle attività sul campo e dei progetti di studio incardinati presso la Scuola;
- testi di approfondimento relativi ai temi trattati nel corso di progetti, ricerche, conferenze e seminari;
- atti di convegni;
- opere monografiche esito delle ricerche di dottorandi, assegnisti, ricercatori e gruppi con cui la Scuola e l’area sono e saranno in contatto e dialogo.
I Quaderni di ACMA sono una serie peer-reviewed on line a doppio referaggio cieco del comparto ACMA della Scuola Superiore Meridionale .